PROTEZIONE SOLARE IN AEREO
Sai perché bisognerebbe proteggere la pelle ad alta quota?
Prima di salire a bordo dell’aereo avete pensate a tutto: documenti, bagaglio a mano, auricolari e caricatore per lo smartphone. Ma vi siete ricordati di applicare la protezione solare?
Forse non lo sapete, ma i finestrini in plexiglass degli aerei bloccano i raggi UVB, responsabili delle scottature, tuttavia non forniscono alcuna protezione contro le radiazioni emesse dai raggi UVA, altamente dannose.
Conosci la differenza tra raggi UVA e UVB?
I raggi UVB e UVA sono due distinte tipologie di radiazioni ultraviolette che possono compromettere la salute della nostra pelle.
Entrambe sono dannose, ma si differenziano per la loro lunghezza d'onda e per gli effetti che hanno sull’epidermide.
- Raggi UVB: costituiscono il 5% delle radiazioni ultraviolette che raggiungono la Terra. Sebbene siano più intensi rispetto ai raggi UVA, vengono facilmente filtrati da nuvole, superfici in vetro e schermi solari.
Sono i principali responsabili dell’abbronzatura, ma se non adeguatamente schermati, possono portare all’insorgenza di eritemi solari e scottature.
- Raggi UVA: rappresentano il 95% delle radiazioni ultraviolette che raggiungono la superficie terrestre.
Sono particolarmente insidiosi e sono in grado di attraversare nuvole e superfici in vetro, penetrando in profondità nella pelle fino a raggiungere il derma e rischiando di causare complicanze a lungo termine.
I raggi UVA, inoltre, stimolano la produzione di radicali liberi, che intaccano la struttura di sostegno della pelle composta da fibre di elastina e collagene, facendola apparire meno tonica e accelerando il processo di invecchiamento cutaneo, favorendo al contempo la comparsa di rughe.
Un aspetto da considerare è che l’intensità dei raggi solari aumenta di circa il 5% ogni 300 metri di dislivello.
Questo significa che in aereo, dove si vola a quote elevate, la pelle è maggiormente esposta ai raggi UV rispetto a quanto accade a livello del mare.
Secondo una ricerca condotta dal Cancer Council nel 2015, proprio a causa di questo motivo, i piloti e i membri dell’equipaggio sono più inclini al rischio di sviluppare un melanoma rispetto alla popolazione generale.
I ricercatori della University of California di San Francisco hanno misurato la quantità di raggi ultravioletti presenti all’interno della cabina di pilotaggio durante i voli interni e l'hanno poi comparata con quella dei lettini per l'abbronzatura artificiale.
I risultati hanno dimostrato che, rimanere seduti al posto di comando o accanto al finestrino in un viaggio di circa un'ora, corrisponde a una sessione di 20 minuti su un lettino abbronzante.
I consigli DirectaLab per un viaggio in sicurezza:
- Applica la protezione solare prima di imbarcarti e riapplicala ogni due ore, soprattutto in caso di lunghi viaggi.
- Se sei seduto vicino al finestrino, mantieni la tendina abbassata per proteggerti dai raggi ultravioletti.
Cosa portare nel beauty case in aereo per prenderti cura della tua pelle durante un lungo viaggio:
- Protocol 307 schermo sole con SPF 50+: difende la pelle dai raggi UVA, UVB e IR ed essendo 100ml può essere portato tranquillamente nel bagaglio a mano.
- Protocol 206 Sistema labbra: idrata e protegge le labbra dai raggi UV.
- Protocol 203 Hydra Therapy mask: idrata la pelle e stimola la produzione di collagene.
Per maggiori informazioni chiama le consulenti cosmetiche al Numero Verde 8001.8001.1